Rocca Sinibalda e Castel di Tora
Nell’ormai consueta carrellata sui luoghi del Cammino, nell’ultimo post eravamo arrivati a Rieti. E da qui ripartiamo con due facili tappe che ci portano a risalire la Valle del Turano, fino al lago del Turano: un magnifico specchio d’acqua creato negli anni ’30 del secolo scorso sbarrando il corso del fiume con una diga. Altimetricamente quasi piatta (eccetto una ripida salita finale), la tappa 6 risale la valle del fiume Turano fino al graziosissimo borgo di Rocca Sinibalda. Grazioso e tranquillo, e in posizione molto panoramica a dominio della valle. Storicamente importante, nel medioevo l’imponente castello è stato di proprietà della famiglia Mareri, e qui vi è nata Santa Filippa, prima santa francescana.
Qualcuno della mia età che da ragazzino abbia collezionato francobolli, si ricorderà forse di quel francobollo di quella serie “castelli” da lire 550…eccolo qua. Grande tranquillità e buona cucina, Rocca Sinibalda è una vera delizia! Una succcessiva tappa, semplicissima, ci condurrà a risalire il Turano fino al lago, uno spettacolare specchio d’acqua di un blu intenso dentro al quale si specchiano montagne di 1.500 metri, facenti parte della riserva dei monti Navegna e Cervia. Un’area talmente poco antropizzata (i piccoli paesi che si affacciano sul lago, castel di Tora e Colle di Tora, contano poche centinaia di abitanti) e paesaggisticamente talmente bella, da farne il luogo ideale per chi voglia rilassarsi in mezzo alla natura. Questo territorio presenta scenari suggestivi e di grande fascino: torrenti, fitti boschi, altipiani soleggiati , ne fanno il luogo ideale per passeggiate, giri in mountain bike, canoa, pesca sportiva…Non da ultimo, ci si mette la buona cucina (ma quella è pressochè una costante che vi accompagnerà lungo tutto il Cammino).
Castel di Tora è il primo di una serie di “Borghi più belli d’Italia”che incontreremo lungo il Cammino: centri turisticamente “minori” (ma solo per notorietà, non certamente per bellezza) tagliati fuori dai grandi flussi turistici. E che possono essere valorizzati attraverso forme di turismo non invasivo. Il lago del Turano ci incanterà. Certe vedute ci farebbero perfino pensare a un lago alpino, se non fosse per la vegetazione appenninica. Il paese è pittoresco, e vederlo dalla sommità della penisola di Antuni, dove vi sono i ruderi di un antico castello, è uno spettacolo unico. L’unica tentazione è quella di fermarvisi…
Virtual tour: Castello di Rocca Sinibalda – Veduta del lago del Turano – Castel di Tora: P.zza S.Giovanni